Nonostante il nome, si tratta della specie tra le più rare in Mediterraneo, dove era effettivamente il più “comune” fino a qualche decennio fa. E’ molto simile alla stenella, da cui si distingue per la colorazione. A complicare le cose, a volte se ne trova qualche individuo aggregato proprio a un branco di stenelle, o anche di tursiopi.
Si alimenta di pesci e cefalopodi ed è probabilmente vulnerabile, tra l’altro, alla scarsità di cibo e all’inquinamento, anche se non è ancora stato chiarito il motivo del suo repentino declino.
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DELFINO COMUNE | |
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Nome scientifico | Delphinus delphis |
Nome inglese | Common dolphin |
Dimensioni | 2 m, 90 kg |
Come riconoscerlo da lontano | Come le stenelle, vivono in branchi, anche di qualche decina di individui. Possono saltare o comunque fare spruzzi visibili alla superficie. |
Come riconoscerlo da vicino | Sul fianco il disegno forma due ovali, di cui quello davanti è tipicamente giallastro o color ocra. Sono leggermente più “snelli” delle stenelle. |
Comportamento | Può essere molto vario: dal riposo in superficie, a salti fuori dall’acqua, all’avvicinamento spontaneo alla prua della barca per “cavalcare” l’onda di prua. Può essere più veloce delle stenelle. |
Consigli per l’osservazione | Mantenersi a distanza (codice di condotta) a velocità costante in attesa che vengano a “cavalcare” l’onda di prua |
Reazione al disturbo | Allontanamento, cambiamento del comportamento. |
Habitat | Ci sono popolazioni costiere e altre che invece prediligono i fondali alti |
Frequenza di avvistamento | |
Con cosa può essere confuso | stenella |
Stato di conservazione nella lista rossa IUCN | in pericolo |
Caratteristiche distintive | • Tipica sagoma da delfino • Relativamente piccolo • Chiazza gialla sulla parte anteriore del fianco • Rostro visibile • Pinna dorsale a volte con chiazza chiara al centro |